“E’ sana quell’ alimentazione che avendo come obiettivo il benessere della persona, è contemporaneamente capace di porre in primo piano anche il piacere di una buona tavola dove nessun alimento e nessuna categoria di alimenti viene messa all’indice o demonizzata”.
Apfeldorfer G. (1993) “Mangio, dunque sono”, Marsiglio ed.
Avere un comportamento alimentare corretto ed equilibrato non è, oggi come oggi, cosa così semplice e scontata. L’offerta di cibo è molto ampia, siamo sottoposti a messaggi allettanti ma al tempo stesso contraddittori. Perciò diventa necessario, se si vuole mantenere uno stato di benessere e salute, imparare a fare dei confronti, delle selezioni, stabilire delle priorità, ricercare il compromesso.
Ricercare il compromesso è cosa, a volte, assai più difficile che non alternare periodi di restrizioni, rinunce, privazioni a periodi di svogliatezza, concessioni, permissivismo, ecc.
Molte persone si rivolgono a me raccontandomi i vari sistemi per dimagrire provati, i risultati ottenuti con quella dieta piuttosto che con quell’altra e che il loro vero problema è stato il mantenimento. Ebbene, a costoro non propongo un’altra dieta dimagrante bensì un sistema per alimentarsi, ovvero un modo di gestire l’alimentazione che devono sentire fattibile e sostenibile con i propri impegni lavorativi, familiari e, ogni qual volta sia possibile, anche con le loro preferenze alimentari. Solo in questo modo si riesce ad adottare uno stile alimentare che si può portare avanti nel tempo garantendo così il mantenimento dei risultati nel frattempo raggiunti.